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IL 4 GIUGNO A BOLOGNA UNA GIORNATA DI SOLIDARIETÀ ATTIVA. E CONTINUA LA SOTTOSCRIZIONE

29 Maggio 2023

L’ANPI promuove per domenica 4 giugno a Bologna, in Piazza Lucio Dalla, una giornata di solidarietà attiva a favore delle popolazioni colpite dall’alluvione. Dopo il rinvio della sua Festa nazionale, che si sarebbe dovuta svolgere sempre a Bologna dall’1 al 5 giugno, l’Associazione prosegue nel suo impegno a fare Costituzione in particolare rispetto all’art. 2: “La Repubblica richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. Il programma della giornata prevede due momenti significativi: un incontro alle ore 11 tra personalità del mondo dell’associazionismo, del sindacato e delle Istituzioni: Anna CocchiGianfranco PagliaruloStefano BonacciniMatteo LeporeMaurizio LandiniSimone GamberiniFederica Mazzoni; e un pranzo di raccolta fondi che si aggiungeranno a quelli già ottenuti con la sottoscrizione nazionale lanciata il 18 maggio scorso. 

Informiamo inoltre che sabato 3 giugno una delegazione nazionale ANPI, guidata dal Presidente Pagliarulo, si recherà in visita nei territori alluvionati della provincia di Ravenna e Forlì per portare la calorosa vicinanza di tutta l’Associazione

Segreteria nazionale ANPI
Comitato provinciale ANPI di Bologna

(Si ricorda che è ancora possibile contribuire alla Sottoscrizione nazionale con donazioni all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia tramite bonifico bancario: Codice Iban   IT 38  E 02008 05 0240 0040 0494 957    Causale: “Sottoscrizione ANPI per le popolazioni colpite dall’alluvione del maggio 2023”. GUARDA IL VIDEO)

 Allegati

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25 APRILE 2023 78° della LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO

Il 25 aprile l’Anpi in tutta Italia deporrà un fiore nei luoghi dove le donne che operarono nella Resistenza vennero torturate o uccise dai nazifascisti e sotto le targhe delle vie a loro intitolate (troppo poche ancora). Perché finalmente si conosca e ri-conosca il valore del loro martirio. È il dovere della memoria oggi
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Solidarietà alla popolazione colpita dalle piogge torrenziali e dal disastro idrogeologico

Carissimi compagni marchigiani,

Carissimo Claudio,

condividiamo con voi il dolore che provate per il disastro idrogeologico, causato da piogge torrenziali e dallo straripamento di fiumi, che, per incuria umana, hanno colpito buona parte della vostra regione ed hanno causato dispersi e vittime, anche di bambini.

Vi siamo tutti vicini e confidiamo con voi che questa ennesima tragedia serva a prendersi cura dell’ambiente, a cui bisogna destinare ingenti risorse, che spesso vengono, invece, dirottate verso opere pubbliche utili più alla speculazione che al benessere socio-ambientale. Un caro saluto da tutti noi.

Sezioni Anpi della Provincia di Venezia

                                          Mira, Martellago, Dolo, Cavarzere, Caorle,                                             Jesolo, Spinea

3384516513

Cosimo Moretti

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CIAO CLAUDIO

Apprendiamo sgomenti la notizia della morte di Claudio Gaetani, professore universitario, regista, esperto di cinema e presidente dell’ANPI di Civitanova Marche. Una perdita enorme per tutti noi.

Ci stringiamo con affetto al dolore della famiglia.

Leggi il comunicato

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Appello “No alla guerra! No al riarmo”

Alle Organizzazioni partecipanti
al Corteo “Le Marche plurali ed accoglienti”

Gentili Amiche ed Amici,

vi inviamo in allegato l’Appello “No alla guerra! No al riarmo” rivolto alle Amministratrici e agli Amministratori delle città delle Marche con le adesioni pervenute ad oggi. Le adesioni all’Appello restano in ogni caso aperte e quindi chi fra voi non lo avesse ancora fatto ed è interessato, può inviare la propria adesione a info.universitapace@regione.marche.it

Vi precisiamo, inoltre, che la Fiaccolata regionale per la pace prevista in Ancona per il 9 Aprile è stata posticipata a Sabato 16 Aprile con ritrovo alle ore 21,00 in Piazza Cavour.

Questa decisione è stata assunta dai soggetti promotori dell’Appello per permettere alle Istituzioni ed a tutta la comunità marchigiana di partecipare alla Manifestazione “Le Marche per la pace” promossa dal Consiglio Regionale delle Marche a Loreto per Sabato 9 Aprile alle ore 11,00. Di questa iniziativa vi inviamo in allegato la relativa locandina.

Con l’occasione, in attesa di risentirci a breve, vi inviamo i nostri più cordiali saluti.

Ancona, 7 Aprile 202

Il Presidente                                    Il Coordinatore delle attività
Mario Busti                                                       Davide Guidi

-- Associazione Università per la Pace Sede Legale: Palazzo dei Capitani - Piazza del Popolo, Ascoli Piceno Sede Operativa: Piazza Cavour 23, Ancona Tel. 071/2298459 349/0878617 e-mail info.universitapace@regione.marche.it www.consiglio.marche.it/pace Facebook: Università per la pace
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Solidarietà e vicinanza alla CGIL

L’ANPI Marche e del capoluogo anconetano stigmatizzano l’atto vandalico e le deliranti frasi  con cui i soliti nottambuli “ignoti” hanno imbrattato alcune vetrate d’ingresso della CGIL delle Marche e della Camera del lavoro di Ancona, a ricordare a tutti e tutte che quest’anno ricorre il centenario dell’occupazione e delle scorribande fasciste  in città.

Cambiano le sigle, camuffano le appartenenze,  ma i bersagli sono sempre gli stessi, il mondo del lavoro, la CGIL e le altre organizzazioni  sindacali, la democrazia di questo Paese.

Atti vandalici e intimidatori  ad orologeria, tesi a minare l’unità, la solidarietà e la coscienza democratica nazionale.

L’ANPI Marche e del capoluogo anconetano, nell’esprimere solidarietà e vicinanza alla CGIL marchigiana e alle organizzazioni sindacali oggetto di frasi intimidatorie, ribadiscono l’importanza che le istituzioni tutte rivolgano una costante attenzione, diffusione e cura ai valori di democratici e antifascisti della nostra Costituzione, antidoto fondamentale contro imbarbarimenti e violenze.

Ancona, 4 aprile 2022

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8 marzo Giornata Internazionale della Donna

8 marzo Giornata Internazionale della Donna, una giornata per ricordare le discriminazioni e violenze fisiche e psicologiche di cui le Donne sono oggetto in tutto il mondo ancora di più oggi che la guerra sta mettendo in pericolo insieme alla loro vita anche le conquiste, seppure parziali, sociali, economiche e politiche  faticosamente ottenute.
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Il Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza: “L’attacco all’Ucraina va condannato senz’appello”

24 Febbraio 2022

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GIORNO DEL RICORDO 2022

Martedì 8 febbraio, in occasione del Consiglio comunale aperto del Comune di Fano previsto per celebrare “Il Giorno del Ricordo”, Federico Carlo Simonelli terrà una lectio magistralis su “L’Alto Adriatico nel Novecento. Storia e memorie del confine orientale d’Italia”. L’evento è organizzato dal Comune di Fano, Istituto di Storia Contemporanea della provincia di Pesaro e Urbino e MEMO – Mediateca Montanari.

All’evento si potrà assistere sulla pagina youtube del Sistema bibliotecario di Fano oppure si potrà partecipare sulla piattaforma zoom iscrivendosi all’indirizzo iscop76@gmail.com.

Federico Carlo Simonelli è dottore di ricerca in Storia dei partiti e
docente a contratto all’Università di Urbino. È esperto della storia del confine dell’Alto Adriatico e di fiumanesimo e consulente scientifico della fondazione “Il Vittoriale degli Italiani” e la “Società di studi fiumani”. Per Pacini ha scritto “D’Annunzio e il mito di Fiume. Riti, simboli, narrazioni” (2021)

Martedì 8 febbraio alle 21 la Sezione ANPI di Macerata proporrà un momento di approfondimento e riflessione in occasione del Giorno del Ricordo:

“Alto Adriatico nel 20° secolo: un confine complesso”

Introduce: Matteo Petracci

Interventi di Piero Purich e Lorenzo Filipaz

L’iniziativa si svolgerà in diretta Facebook sulla pagina ANPI Macerata.

Piero Purich, storico, nato a Trieste, ha conseguito il PhD all’Università di Klagenfurt (Austria).

E’ autore di diversi libri, tra i quali “Metamorfosi etniche. I cambiamenti di popolazione a Trieste, Gorizia, Fiume e in Istria 1914-1975”, “La farina dei partigiani” e ha creato lo spettacolo teatrale “Rifiuto la guerra. Pacifisti, renitenti, disertori, ammutinati: la grande guerra dalla parte di chi cercò di evitarla”.  Ha scritto articoli per numerose riviste, tra le quali Internazionale e Limes. E’ collaboratore di Giap, blog della Wu Ming Foundation.

Lorenzo Filipaz, discendente di profughi istriani, critico verso la retorica revanscista nei confronti dell’Adriatico orientale, autore di alcuni articoli sull’argomento usciti su Giap, blog della Wu Ming Foundation. In collaborazione con il gruppo indipendente di ricerca Nicoletta Bourbaki, si è occupato anche di narrazione storica nelle voci di wikipedia. Le sue riflessioni hanno trovato spazio nella rivista Zapruder.

“LA STORIA INSIEME” Il 5 febbraio a Gorizia iniziativa congiunta ANPI nazionale – ZZB-NOB (l’Associazione dei partigiani sloveni) in occasione del Giorno del Ricordo. Il programma completo  Lo streaming dell’iniziativa

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GIORNO DELLA MEMORIA 2022

L’intervento di AnpiMarche al Consiglio Regionale delle Marche: 1 febbraio 2022 giorno della memoria.

Ringrazio il Presidente del Consiglio Regionale per aver organizzato quest’appuntameto, saluto tutti i partecipati e in particolare le ragazze e i ragazzi in rappresentanza dei quattro istituti.

Sarebbe stato utile che il Tavolo della Memoria, avesse avviato una riflessione collettiva anche al fine di individuare iniziative e momenti di partecipazione più ampia.

Nonostante la pandemia sanitaria, si potevano prevedere incontri anche da remoto perché il tema non può, secondo noi, esaurirsi nella sola giornata prevista dalla legge.

Occorre calendarizzare appuntamenti per preparare un percorso capace di segnare le coscienze e dare un senso alla giornata della memoria.

La legge 211 del 2000 richiama nel suo titolo tutta la gravità di quanto accaduto: “Istituzione del “Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.

Visto il tempo limitato, affronterò solo alcuni aspetti:

L’art. 1 cita la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali. La formulazione poteva essere più completa, manca il riferimento al regime fascista di Benito Mussolini: la persecuzione dei cittadini ebrei da parte del regime fascista italiano. Chi sono italiani che hanno subìto la deportazione? Militari, antifascisti, oppositori al regime fascista, ma potremmo aggiungere testimoni di Geova, omosessuali, lesbiche, rom, sinti …

La prigionia, che cosa è stata? Ma anche come ci si è arrivati, iniziando dalle operazioni di rastrellamento programmate dai fascisti italiani, d’imprigionamento e di consegna all’alleato nazista di donne bambini e uomini. Non secondario è stato il movente economico: queste persone erano private di tutti i loro beni che poi erano ripartiti fra i maggiorenti del partito fascista.

E’ bene ricordare anche coloro che, in ruoli e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

L’art. 2 invita a far si che le scuole siano protagoniste, realizzino iniziative, momenti per approfondire le ragioni del giorno della memoria.

Una domanda semplice: è realmente applicata questa legge?

Forse si dava per scontato che nelle scuole si studiasse l’avvento delle leggi sulla razza, annunciate da Mussolini il 18 settembre del 1938. Questo ha creato le condizioni affinché la comunità ebraica potesse essere considerata una comunità da emarginare, da eliminare dalla vita civile, da far sparire dentro carri merci per essere sterminata nei forni crematori.

Le leggi razziali fasciste furono un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi (leggi, ordinanze, circolari) applicati in Italia fra il 1938 e il 1945, inizialmente dal regime fascista e poi dalla Repubblica Sociale Italiana. Se non si contestualizza, si fa fatica a capire di che cosa parliamo.

Con l’accordo tra Hitler e Mussolini del luglio 1944 tutti i militari internati, compresi gli ufficiali, vennero trasformati in lavoratori civili; i militari che si rifiutarono di combattere con la repubblica sociale diventarono di fatto schiavi  e dovettero lavorare nelle fabbriche tedesche, ne morirono più di centomila sui seicentomila che dissero no al regime fascista.

Ecco, di questo la legge non ne parla ma noi siamo chiamati a capire nel profondo per impedire che ciò possa accadere di nuovo.

E’ chiaro e va continuamente ricordato il sacrificio del popolo Ebraico con i suoi sei milioni di morti che devono pesare sulle coscienze di tutti; e non dobbiamo dimenticarci il sacrificio dei militari italiani ridotti ai lavori forzati; e sempre va ricordato chi ha voluto tutto questo, chi sono stati i responsabili di questa tragedia.

Due ragazze di quindici anni, in un parco di Campiglia Marittima (Livorno), avrebbero insultato, preso a calci, colpito con spunti un ragazzino di dodici anni ebreo …. Non vi parlo di un fatto accaduto 70/80  anni fa, secondo quanto riportato sulla pagina Face – book del Comune di Campiglia è accaduto l’altra domenica pomeriggio, qui in Italia, oggi! Famiglia, scuola, società possiamo veramente sentirci con la coscienza a posto?

Potrei fare un lungo elenco di atti intimidatori, di violenza, di emarginazione, di sopraffazione.

Questo ci avverte che la nostra democrazia è fragile.

Quando diciamo che quanto è accaduto in Europa non accadrà più, lo crediamo veramente o ci nascondiamo dietro la falsa illusione che salvando noi stessi abbiamo salvato  il mondo?

Vediamo donne e uomini che lanciano biglietti per chiedere aiuto, o semplicemente chiedono di informare i loro parenti sulle loro condizioni, che si trovano  in questo o quel campo di raccolta profughi. Questo non ci richiama alla memoria l’immagine dei biglietti lasciati cadere dai deportati nei vagoni blindati?!

Perché queste immagini non suscitano in noi la giusta indignazione? Qualcuno ha parlato di razza marchigiana … C’è al mondo una sola razza: quella umana.

Quando parliamo di fili spinati, della costruzione di muri a difesa dei confini, di porti chiusi, quando siamo indifferenti alle persone che chiedono la carità per sopravvivere, quando pensiamo di poter fare le graduatorie per l’assegnazione delle case di edilizia popolare escludendo o sfavorendo le persone che non hanno “sangue marchigiano” forse dovremmo riflettere ancora e ancora e ancora sulle ragioni della giornata del 27 gennaio.

Se c’è una parte del mondo che può vaccinarsi contro un virus e una parte enorme cui è impossibile per ragioni di profitto, pensiamo veramente che l’odio sia finito? Crediamo davvero che questa Europa abbia sviluppato gli anticorpi per combattere il virus del razzismo, dell’intolleranza, dell’indifferenza verso grandi e bambini che affogano in mare, oscenità che inevitabilmente portano alla guerra.

Ecco il ricordo di che cosa è stato, le ragioni, le cause, gli attori di questa disgrazia.

Sta nelle nostre mani e nella nostra capacità di ragionare vincere questa scommessa, tenere fede a questo impegno “mai più”!

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OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2021-2022 – COLTIVARE LA MEMORIA PER DIFENDERE LA DEMOCRAZIA

Oggi 11 ottobre si è svolta la conferenza stampa presso la Sede AnpiMarche a cui diversamente da come annunciato non ha potuto partecipare il responsabile della Formazione delll’Anpi nazionale per una  riunione urgente della Segreteria nazionale in conseguenza della grave situazione determinatasi con l’assalto alla sede della CGIL. Segue

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Un inaudito assalto fascista alla democrazia.

Un inaudito assalto fascista alla democrazia.
Questo sta accadendo a Roma. Nell’esprimere solidarietà alla CGIL, la cui sede nazionale è stata oggetto di aggressione e danni, ci appelliamo con forza al Ministro dell’Interno, al Governo affinché vengano immediatamente sciolte, senza se e senza ma, tutte le organizzazioni che si rifanno al fascismo che è, se ancora non fosse chiaro, un crimine!
La Segreteria Nazionale #ANPI
 

Il coordinamento regionale ANPI Marche esprime solidarietà alla CGIL per l’atto squadrista-fascista subito.

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Comunicato stampa “ Uniamoci per salvare l’Italia”

Venerdi 11 giugno, da remoto, dalla sede dell’anpi regionale Marche, si è svolto un seminario, per dar vita ad una rete di democratici e antifascisti.

Su invito del coordinamento anpi Marche si sono ritrovate tante associazioni sociali , partiti, sindacati che hanno approfondito il documento nazionale, approvato qualche tempo fa da una trentina di associazioni, che ha per titolo “ uniamoci per salvare l’Italia “.

Per una grande alleanza democratica e antifascista, per la persona, il lavoro e la socialità, mettendo a valore ogni energia disponibile dell’associazionismo, del volontariato, del terzo settore, del movimento sindacale, delle giovani generazioni, del mondo della cultura, dell’informazione, delle arti e della scienza e della società civile, della buona economia, con il sostegno e stimolo delle Istituzioni.

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FORUM DELLE ASSOCIAZIONI ANTIFASCISTE E DELLA RESISTENZA

È NATO A ROMA IL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI ANTIFASCISTE E DELLA RESISTENZA

2 Giugno 2021

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Oggi ci ha lasciato il Compagno Partigiano Paolo Orlandini

Domani 1 giugno 2021 dalle ore 9 il commiato al Cimitero delle Tavernelle – Ancona

CIAO COMANDANTE MILLO

 

“Millo”, il comandante buono che non poteva perdonare i fascisti

Daniele Fancello e Claudio Maderloni

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CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE

Pagliarulo: “Il mondo fermi subito la guerra!”

Appello del Presidente nazionale ANPI. “Non è con la propaganda o peggio con la tifoseria che si lavora per la pace. C’è bisogno di un movimento popolare che sotto una sola bandiera, quella dell’arcobaleno, faccia sentire la sua voce”

Le violenze a Gerusalemme: “Intervenga subito l’ONU”

11 Maggio 2021

Nota della Segreteria nazionale ANPI. “Il rilascio dei territori occupati militarmente è la condizione per avviare un processo pacifico che porti alla nascita di due Stati che si riconoscano reciprocamente”

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COMUNICATO STAMPA “l’ISTRUZIONE E L’ANTIFASCISMO UN LEGAME COSTITUZIONALE”

Comunicato stampa

Alla cortese attenzione degli organi di informazione si inviano in allegato i file in formato .jpg e .pdf della videoconferenza organizzata da AnpiMarche sul tema “L’istruzione e l’antifascismo un legame costituzionale” che potrà essere seguita sul canale YouTube all’indirizzo https://youtu.be/h5SahyhqS4o
a partire dalle ore 18 di lunedì 10 maggio.

Considerato quanto da tempo accade nel nostro paese e nello specifico nella nostra Regione dai manifesti che chiedono “fuori l’Anpi dalle scuole”, agli innumerevoli atti di discriminazione razzista, al ripetersi di atti di violenza contro le donne e verso quanti esprimono “altri” orientamenti sessuali , cene per festeggiare il 28 ottobre 1922 (Marcia su Roma), richiami ripetuti alla sostituzione etnica, veicolazione di contenuti revisionistici e palesemente denigratori nei confronti della Resistenza emerge con sempre maggiore evidenza la necessità che da parte delle Istituzioni pubbliche e degli organismi della democrazia sia partecipativa che rappresentativa si sviluppi una articolata azione capace di diffondere, in particolare nelle giovani generazioni la consapevolezza che la nostra democrazia affonda le proprie radici nella lotta di Liberazione e nella costante attivazione della società civile e del mondo del lavoro in difesa dei suoi valori quando venivano messi in pericolo nel corso del XX secolo.
Un ruolo essenziale per un sistema scolastico conforme nei principi e nella pratica alla Carta Costituzionale che non dovrà ne potrà più tollerare azioni ed indirizzi che non tengono conto neanche della circolare ministeriale sulla liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista e dall’invasore nazista da parte delle formazioni Partigiane, come è avvenuto recentemente da parte del responsabile dell’USR Marche. Azione in relazione alla quale il Presidente nazionale dell’Anpi ha sollecitato il Ministro della Pubblica Istruzione perché assuma gli opportuni provvedimenti.
AnpiMarche con la presente iniziativa intende offrire un’occasione di riflessione che metta al centro il nesso indissolubile che intercorre tra l’antifascismo e la Costituzione come da sempre ci ricordano le Partigiane ed i Partigiani e la necessità di riaffermare e rafforzare la conoscenza e la pratica di tale nesso nel contesto delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado condizione imprescindibile perché attraverso l’azione ed il supporto delle giovani generazioni la democrazia italiana rinnovi la propria capacità di garantire i diritti politici e sociali, il lavoro e l’Istruzione in un mondo in rapida trasformazione.

Videoconferenza su YouTube al seguente indirizzo https://youtu.be/h5SahyhqS4o

Scarica il file .pdf

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Comunicato a proposito di un’omelia ……

Oggi 25 aprile 2021 Festa della Liberazione Don Gabriele, parroco di Pietrarubbia, durante l’omelia della messa domenicale non trova migliore argomento se non riesumare una vicenda di 76 anni fa guarda caso gli anni che intercorrono dalla liberazione dal nazifascismo. Il parroco rievoca con dovizia di particolari la triste vicenda che ha visto come vittima il seminarista Rolando Rivi e come carnefici Giuseppe Corghi e Delciso Rioli; la vicenda si chiuse quasi subito con la condanna di entrambi in tutti e tre i gradi di giudizio e la giovane vittima è ascesa agli onori degli altari: beatificata il 5 ottobre 2013.
Cosa c’entra questa vicenda con la Festa della Liberazione? Il prelato non la cita mai, ma il giorno scelto per raccontarla ne rende chiara l’allusione e si inserisce in quella scuola di pensiero che annovera sempre più seguaci e che equipara i partigiani, se non tutti la maggior parte di essi, a dei sordidi assassini – Corghi e Rioli erano stati anche partigiani – cosa che prima di tutto è completamente infondata: c’è un fiume d’inchiostro che la confuta; ma la cosa che più scandalizza è che un “pastore di anime” usi quell’abito e quel pulpito per diffondere tali falsità, per di più in questa giornata che racchiude in sé tutti quei valori espressi dalla lotta di resistenza – “scelta morale” Mattarella 25 aprile 2021- alla quale hanno partecipato decine e decine di suoi confratelli e tra i quali molti purtroppo hanno perso anche la vita, e non certo per mano dei partigiani…
Ci aspettiamo che il Vescovo, Mons. Andrea Turazzi, inviti Don Gabriele a leggersi qualche libro di storia serio, non quelli farlocchi che ha letto fino ad ora e quando lo avrà fatto, se vorrà, potremo incontraci e confrontarci, ovviamente dopo aver dismesso temporaneamente gli abiti talari.
ANPI “Montefeltro” e provinciale Pesaro e urbino

Pietrarubbia-CorriereAdriatico27aprile 2021

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Ci ha lasciato Teresa Di Giambattista, una delle ultime Partigiane Picene, Vice Presidente della Sezione ANPI di Acquasanta Terme.

ANPI Comitato Provinciale di Ascoli Piceno

COMUNICATO STAMPA

Nella notte tra sabato e domenica ci ha lasciato Teresa Di Giambattista, una delle ultime Partigiane Picene, Vice Presidente della Sezione ANPI di Acquasanta Terme.

Se n’è andata con la stessa compostezza risoluta e mite con cui da giovane staffetta ha svolto le sue missioni per la banda Comando Patrioti di Acquasanta agli ordini del Capitano Ettore Bianco. Dolcezza, tenacia, volitività, insieme con le   sorelle Cristina, Giacomina e la piccola Quintina, sotto la guida irreprensibile e protettiva del padre Giovanni e del fratello Paolo, Teresa recapitava i messaggi segreti a Paggese e li riportava alla Banda nascosta fra le grotte del Pizzo di San Vito, frazione di Acquasanta Terme dove la Banda di Partigiani sopravvissuti alla strage di Pozza-Umito si riorganizzò per dare la spallata definitiva all’oppressore nazi-fascista.

Teresa giovanetta di sedici anni, col freddo, l’umidità che si depositava gelata sulle sue guance intirizzite, le mani nascoste dentro le maniche del maglione di lana grossa, si inerpicava per il sentiero che portava a Paggese dove lasciava i preziosi comunicati e riceveva i nuovi che memorizzava scrupolosamente: al ritorno vuotava quel sacco pesante di parole, attese e fondamentali per le decisioni della Banda. E resistette a quel brutto energumeno vigliacco che la colpiva con il manico dell’accetta per estorcerle le informazioni segrete, lei muta, terrorizzata ma senza cedimenti.

Il suo portamento fiero, lo sguardo mite e il sorriso dolce restano per sempre impressi nella memoria di chi  ha ascoltato i  suoi racconti di  quella stagione difficile, dolorosa ma portatrice della libertà per le donne, verso l’affermazione della parità  e, al fianco degli uomini, della sconfitta del regime fascista violento e liberticida.  

Teresa, una ragazza valorosa, una donna straordinaria che nella sua lunga vita ha saputo affrontare con tanta forza e determinazione le innumerevoli prove profondendo amore e saggezza.

La memoria e la storia rappresentano la verità incontrovertibile che non può confondere vittime e carnefici. La nostra libertà di oggi è il frutto di quel generoso altruismo che ha aperto la strada della democrazia.

 Ciao Partigiana Teresa, ci lasci l’esempio di una generazione di donne e uomini che non hanno avuto paura di rischiare la propria vita per la conquista della LIBERTÀ!

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Per una difesa incondizionata dei valori universali della pace, del rispetto della vita umana e della sua dignità.

Agli organi di stampa 
trasmettiamo  alcune considerazioni insieme a indicazioni https://www.anpimarche.it per il reperimento di materiale utile per ulteriori approfondimenti con l’auspicio che “tutte” le Istituzioni finalmente  dimostrino correttezza e adesione agli obiettivi indicati dalla legge istitutiva del “Giorno del Ricordo”evitando in primo luogo di dare voce e spazio a ricostruzioni parziali e strumentali di una tragedia che tutti ci deve interrogare, come avvenuto ad Ascoli Piceno con la diffusione di un opuscolo pubblicato dalla casa editrice Altofonte notoriamente espressione della “Galassia nera
 
Cordiali saluti

AnpiMarche

L’ANPI è affidataria della Memoria storica del sacrificio di donne e uomini   che non   hanno avuto paura di ribellarsi all’ oppressione nazi-fascista e, rischiando la loro stessa vita, hanno conquistato la libertà e la democrazia per il nostro Paese, condanna tutte le forme di violenza esecrabile compiuta dai regimi totalitari e liberticidi e difende incondizionatamente i valori universali quali la pace, il rispetto della vita umana e della sua dignità.

Per questa ragione  non accetta che venga fatto un uso strumentale della verità storica da  forze politiche, le quali giocando sulla contrapposizione ideologica raccontano eventi storici decontestualizzati e mistificati per colpire l’emotività, soprattutto delle giovani generazioni.

Il Giorno del Ricordo continua ad essere l’occasione dunque, non già per ricordare le vittime di un’inaccettabile persecuzione perpetrata da un regime totalitario e repressivo che ha fatto carne da macello di tutti coloro che vi si opponevano, bensì un’occasione per contrapporre uomini contro uomini in nome dell’orgoglio italiano e  esaltare  il fascismo come esempio  di buon governo, magari in antitesi al regime comunista titino.

La Storia   ricostruita in modo rigoroso ci dà conto della verità che, in quanto tale, non può confondere le  vittime con i carnefici. Né può farsi sopravanzare dal solo racconto emozionale che non fornisce le coordinate giuste per capire lo svolgersi dei fatti, le responsabilità e le dinamiche sottese agli eventi stessi.

Non è moralmente corretto l’uso strumentale del racconto storico. La legge che istituisce il Giorno del Ricordo pone la conoscenza storica degli eventi accaduti come obiettivo fondamentale da perseguire nelle scuole, dunque,  ai giovani studenti vanno forniti i presupposti per la pratica dell’indagine storica, allo scopo di conoscere e comprendere la verità in tutta la sua complessità e disporre di tutte le coordinate per poter elaborare  un giudizio critico e autonomo.   

Al di là della ritualità commemorativa l’occasione data da una ricorrenza del calendario civile non deve servire per contrapporre crimini ad altri crimini in una logica di antagonismo ideologico. È immorale contrapporre vittime ad altre vittime per esacerbare l’orgoglio di essere italiani, tralasciando di menzionare  le atrocità  compiute proprio dagli Italiani   in nome del fascismo. È disonesto raccontare pezzi di verità e ignorare le efferatezze,   le violenze e le sopraffazioni perpetrate in quelle stesse terre da parte degli Italiani sulle popolazioni che   quei  luoghi avevano condiviso per secoli.

La memoria storica  non può sostanziarsi solo di ricordi soggettivi, ma deve affondare le sue radici nella documentazione circostanziata e puntuale che, come tale, non tralascia e non deforma la reale entità degli accadimenti oggettivamente riscontrabili. Molti ricorderanno come alcuni anni fa, in un manifesto   con il programma delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo campeggiasse  una foto toccante che ritraeva uomini e donne in cammino forzato con le loro poche masserizie e la disperazione nei volti: si trattava però di una foto di slavi   in fuga dalle persecuzioni fasciste italiane.

L’ANPI condanna e ritiene  inaccettabile  l’uso irresponsabile e fazioso della Storia da parte  di chi inneggia al fascismo e ai suoi metodi, disconoscendone la crudeltà e la violenza, lo squadrismo  come  strumento di persuasione che ha mietuto migliaia di vittime nel nostro Paese, nell’arco del lungo ventennio.

L’Anpi condanna  altresì che le vittime innocenti della terribile vicenda umana e politica del confine orientale italiano nella seconda guerra mondiale vengano manipolate per fini di proselitismo ideologico.

La Giornata della Memoria e il Giorno del Ricordo, fuori da ogni retorica celebrativa e fuori da ogni opportunismo partitico devono costituire occasione di conoscenza del passato che apra ogni giorno le nostre coscienze all’abominio degli orrori compiuti nel Novecento perché essi non si ripetano.

Nota del Presidente nazionale ANPI: “Per un Giorno del ricordo intero”

10 Febbraio 2021

“Occorre aprire una pagina nuova che, senza nulla togliere alla gravità degli eventi delle foibe e dell’esodo, restituisca nella sua interezza il dramma delle terre di confine e del più ampio territorio slavo”

Video Convegno del 21 gennaio 2021 “1941, l’aggressione. Italia fascista in Jugoslavia” Convegno storico.

Presentazione del Presidente nazionale ANPI degli atti del Convegno e file degli atti da scaricare

 
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#194indietrononsitorna

Ieri si è tenuta ad Ancona una riunione organizzativa con 53 partecipanti e quasi settanta adesioni raccolte .

ANPI Marche. ha aderito

La manifestazione, senza corteo, mantiene il carattere cittadino ma aperto alle realtà esterne che vogliono partecipare.

In contemporanea organizzate altre manifestazioni in altre realtà (San Benedetto, Ascoli).

Un intervento femminile a organizzazione max 2-3 minuti.

Per il comunicato stampa si utilizzerà il testo del manifesto.

Adesioni in ordine alfabetico, striscione unitario #194indietrononsitorna e partecipazione ognuno con proprie bandiere.

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“UNIAMOCI PER SALVARE L’ITALIA”

Il testo dell’appello per una grande Alleanza democratica e antifascista promosso da Associazioni, Movimenti, Partiti, Sindacati nazionali. Tra questi: ANPI, ARCI, CGIL, CISL, UIL, 6000sardine, Partito Democratico, M5S, Articolo 1

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LA RETE ANTIFASCISTA

Sul Fatto quotidiano di oggi (p.4) intervista al Presidente nazionale ANPI sulla grande Alleanza democratica e antifascista per la persona, il lavoro, la socialità

“La rete antifascista con i Cinque Stelle, la Cgil e le Sardine”

ALLA PRIMA RIUNIONE ANCHE VITO CRIMI

“Una grande alleanza basata sulla persona, il lavoro e la socialità”. È la proposta lanciata dall’associazione Nazionale dei Partigiani d’italia (Anpi) lo scorso 4 dicembre, come spiegato dal suo presidente Gianfranco Pagliarulo. Al vertice dell’associazione dal 30 ottobre, a seguito della scomparsa di Carla Nespolo, auspica la nascita di una “rete nazionale”. E la prima pietra è stata poggiata proprio durante l’incontro tra organizzazioni e associazioni di ogni tipo – dalla Cgil con Maurizio Landini e Libera fino alle Sardine di Mattia Santori –, ma anche rappresentanti dei partiti politici.

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ADDIO ALLA PARTIGIANA, ALLA SENATRICE, ALLA PACIFISTA, ALLA COMPAGNA LIDIA MENAPACE

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente nazionale ANPI, Gianfranco Pagliarulo, il seguente messaggio: «Scompare con Lidia Brisca Menapace una figura particolarmente intensa di intellettuale e dirigente politica espressione del dibattito autentico che ha attraversato il Novecento.Staffetta partigiana in Val d’Ossola, brillante laureata presso l’Università Cattolica di Milano, dove sarà lettore di lingua italiana, dirigente della Democrazia Cristiana e vice presidente della Provincia di Bolzano, animatrice del movimento delle donne, tra i fondatori del Manifesto e, infine, senatore per Rifondazione comunista nella XV legislatura repubblicana, Lidia Menapace è stata fortemente impegnata sui temi della pace, con la Convenzione permanente delle donne contro tutte le guerre.I valori che ha coltivato e ricercato nella sua vita – antifascismo, libertà, democrazia, pace, uguaglianza – sono quelli fatti propri dalla Costituzione italiana e costituiscono un insegnamento per le giovani generazioni».

https://www.quirinale.it/elementi/51263

Dal sito Anpi nazionale

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“CARLA NESPOLO, COMPAGNA DI RESISTENZA”

Il video in ricordo della Presidente dell’ANPI a 60 giorni dalla sua scomparsa. Realizzato dal regista Stefano Moretti e coordinato da Andrea Liparoto, responsabile comunicazione ANPI. Testimonianze di Gianfranco Pagliarulo, Annamaria Furlan, Susanna Camusso, Gad Lerner, Mattia Santori. Inedito musicale del cantautore Mirco Menna.

5 Dicembre 2020

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“Una grande alleanza democratica e antifascista per la persona, il lavoro e la socialità”

21 Novembre 2020

Il Comitato nazionale ANPI, nella risoluzione approvata il 20 novembre, a fronte del dramma della pandemia e delle sue conseguenze sociali rivolge un appello all’associazionismo sociale e civile, al volontariato, al Terzo settore, al movimento sindacale, al mondo della cultura, delle arti e della scienza

RISOLUZIONE APPROVATA NELLA RIUNIONE DEL 20 NOVEMBRE 2020

RELAZIONE DEL PRESIDENTE NAZIONALE ANPI, GIANFRANCO PAGLIARULO AL COMITATO NAZIONALE ANPI – 20/11/2020

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Sul messaggio agli studenti del Direttore dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche, Dott. Marco Ugo Filisetti, in occasione della giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate

Al Direttore dell’Ufficio scolastico Regionale delle Marche

Ai Dirigenti scolastici delle Marche

Agli organi di informazione

In merito al messaggio agli studenti del Direttore dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche, Dott. Marco Ugo Filisetti, in occasione della giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, non possiamo che esprimere il nostro sconcerto per l’utilizzo di una retorica bellicista, intrisa di nazionalismo che nulla ha a che fare con l’esigenza di stimolare e sollecitare una conoscenza critica della storia nazionale, indispensabile alle giovani generazioni perché siano messe nelle condizioni di riflettere sui costi morali e materiali che le guerre, tutte le guerre, comportano per i popoli che vi vengono trascinati.

Una retorica mistificatrice che elude il ruolo e le responsabilità della Monarchia e delle classi dirigenti di allora che trascinarono al massacro migliaia di giovani.

E’ certo che ci furono soldati volontari ma una larghissima maggioranza non fece altro che subire la coscrizione obbligatoria; non solo giovani ma anche persone mature, costrette al sacrificio, “carne da cannone” in una guerra della quale, al di là della retorica roboante, stentavano a capire il senso, mentre se ne stavano al freddo nelle trincee piene di fango, sperimentando ogni giorno la brutalità disumanizzante della guerra, la paura, gli stenti, la nostalgia di casa. Molti non tornarono più, molti tornarono menomati irrimediabilmente nel corpo e nella psiche e incapaci di reinserirsi nella vita da civili.

Se riconoscere il sacrificio di quei caduti è un dovere, è invece sbagliato usare la retorica per esaltare il valore dell’eroismo bellico, disconoscendo completamente il valore della faticosa ed altrettanto eroica costruzione di una cultura di pace, capace di perseguire concretamente il “ripudio della guerra” così come affermato dall’art. 11 della nostra Costituzione, dalla lettura del quale dovrebbe nascere un necessario, utile e doveroso invito alla riflessione e alla ricerca di una migliore conoscenza delle nostre radici.

Riteniamo infine di farci parte attiva per informare il Ministro del messaggio inaccettabile inviato, per giunta, in occasione di una ricorrenza nazionale che sottolinea il valore dell’unità nazionale.

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PANDEMIA: LE ISTITUZIONI TUTELINO I PIU’ DEBOLI E INTERVENGANO SUI NEOFASCISTI

Comunicato della Presidenza e della Segreteria nazionali ANPI – Pandemia: le Istituzioni tutelino i più deboli e intervengano sui neofascisti

lunedì 26 ottobre 2020 – 10:49

Da:SEGRETERIA NAZIONALE ANPI <segreterianazionale@anpi.it>

Ai Presidenti dei Comitati Provinciali ANPI

Ai Coordinatori Regionali ANPI

Ai Presidenti Sezioni ANPI all’estero

Ai Responsabili Aree Territoriali

e p.c.   Ai componenti il Comitato Nazionale ANPI

            Al Presidente emerito Carlo Smuraglia

 PANDEMIA: LE ISTITUZIONI TUTELINO I PIU’ DEBOLI E INTERVENGANO SUI NEOFASCISTI

È giunto il momento del senso di responsabilità e di unità per tutti, governo e opposizioni, associazioni di ogni tipo, singoli cittadini. Nonostante qualche perplessità, riteniamo indispensabile rispettare con rigore i provvedimenti assunti dal governo a difesa della salute pubblicaOccorrono però interventi immediati a tutela di tutte le categorie in difficoltà. In particolare vanno garantite le attività economiche più deboli e le figure professionali più fragili, già pesantemente colpite dallo scorso lockdown.

Le pacifiche proteste sono del tutto legittime, ed è comprensibile anche l’esasperazione, perciò occorre dare risposte concrete ai bisogni che le motivano. Ma richiediamo l’energico intervento delle Istituzioni contro le organizzazioni neofasciste, di cui da tempo sollecitiamo lo scioglimento e che nei giorni scorsi, strumentalizzando il disagio sociale, hanno dato vita a incidenti e devastazioni. Vanno messe subito nell’impossibilità di nuocere ulteriormente a garanzia della sicurezza di tutti e a difesa della democrazia.

LA PRESIDENZA E LA SEGRETERIA NAZIONALI ANPI

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La nostra Presidente Carla Nespolo ci ha lasciato. Il dolore dell’Anpi.

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – ANPI

Con immenso dolore, comunichiamo la scomparsa della nostra amatissima Presidente nazionale, Carla Nespolo. Lascia un vuoto profondissimo in tutta l’ANPI che Carla ha guidato dal novembre 2017 – prima donna Presidente – con grande sapienza, passione, intelligenza politica e culturale nel solco pieno della grande tradizione di autorevolezza ed eredità attiva dei valori e principi della Resistenza che ha contraddistinto la nostra Associazione fin dalla sua nascita. Non dimenticheremo mai il suo affetto nei confronti di tutti noi, la sua presenza continua anche negli ultimi mesi, durissimi, della malattia. Ciao comandante.

LA PRESIDENZA E LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI

La cerimonia di saluto alla Presidente nazionale dell’Anpi Carla Nespolo

Pubblicato da Associazione Nazionale Partigiani d'Italia – ANPI su Giovedì 8 ottobre 2020

CARLA ORA E SEMPRE

Ai familiari della Presidente nazionale dell’Anpi Carla Nespolo

Alla Presidenza e Segreteria nazionale dell’Anpi

I presidenti dei Comitati provinciali dell’Anpi delle Marche esprimono il dolore delle iscritte e degli iscritti per la scomparsa della nostra Presidente Carla Nespolo.

Ricordiamo la sua disponibilità, la sua intelligenza il suo essere stata capace di interpretare al meglio il ruolo di guida della nostra Associazione in anni non certo facili per l’affermazione dell’antifascismo, per la crescita della cultura e dei valori della Resistenza, per la memoria delle donne e degli uomini che fecero la Resistenza e che contribuirono alla conquista, al consolidamento, alla difesa e diffusione della libertà e della democrazia nel nostro paese

Una guida che non ha fatto mancare nel contesto della pandemia e soprattutto nel momento in cui affrontava le conseguenze della malattia che l’avevano colpita.

Un modo d’essere e di interpretare la responsabilità che gli era stata affidata di rappresentare le donne e gli uomini dell’Anpi che costituisce un insegnamento da non dimenticare.

Ciao Comandante

I presidenti dei comitati provinciali delle Marche

IN RICORDO

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La Presidente Nazionale ANPI: “Vince il Sì, ma non è un plebiscito. Ora si contrastino gli effetti negativi della riforma”

Desidero ringraziare tutti gli iscritti all’ANPI, gli attivisti, gli antifascisti che si sono generosamente impegnati nella campagna referendaria a difesa dei valori e dello spirito della Costituzione.

Ha prevalso il Sì, ma l’esito del referendum è stato ben lontano dal risultato plebiscitario che i promotori della riforma avevano immaginato, e molto distante dal voto del Parlamento, che nella quasi totalità dei suoi membri aveva votato a favore della riforma stessa.

Grazie all’impegno dell’ANPI e di una vasta parte del mondo del volontariato e dell’associazionismo, col concorso di donne e uomini della cultura, una significativa parte dell’elettorato, superiore al 30%, ha manifestato col NO il suo dissenso.

L’esito del voto referendario segnala una preoccupante sfiducia verso l’istituzione parlamentare, ma rivela anche un’ampia area di opposizione ad ogni deriva populista e di consapevolezza dei guasti causati da questa riforma che si inscrive nel progressivo declino degli istituti di democrazia rappresentativa a cui stiamo assistendo da anni.

Si apre oggi una nuova fase in cui occorrerà contrastare gli effetti negativi del taglio dei parlamentari.

Urge una nuova legge elettorale, che dovrà garantire la libera scelta da parte degli elettori e la tutela della rappresentanza, con particolare riferimento alle opposizioni, alle donne, alle minoranze linguistiche e territoriali in generale. Saranno poi necessarie modifiche alle norme che regolano i fondamentali istituti democratici, a cominciare dall’elezione del Presidente della Repubblica, e la vita stessa delle Camere.

L’ANPI era, è e resterà sempre attiva nella difesa della Repubblica antifascista e nell’impegno per la piena attuazione della sua Costituzione.

Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI

22 settembre 2020

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A FANO un altro pessimo segnale di questi tempi.

Abbiamo letto questa mattina in via Aldo Moro, imboccandola da via Trave e impressa sulle tavole antirumore, una scritta fomentatrice di violenza ed odio contro l’Anpi(Associaz. nazionale partigiani italiani).
Per questi poveri imbecilli, che compiono simili azioni, non possiamo che provare tanta pena, per la squallida esistenza alla quale sono relegati.
L’ignoranza che li domina, gli impedisce di conoscere la storia e di sapere quindi, che attaccando l’Anpi, offendono la memoria di chi ha perso la vita per liberare l’Italia dal nazifascismo a favore della democrazia, permettendo oggi, anche a chi commette certe scempiaggini, di potersi “esprimere”.
Invitiamo le Istituzioni preposte ad intervenire, sia per cancellare quella scritta oscena e individuare i fascistelli responsabili.
Il direttivo anpi sez. Leda Antinori  Fano

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Proposta Parchi e Percorsi della Memoria Storica della Resistenza delle Marche

Pubblichiamo il documento inviato alla I Commissione Assembleare Permanente Consiglio Regionale Assemblea legislativa Marche dove è in fase di discussione la Pdl 333/19 – DISPOSIZIONI PER LA VALORIZZAZIONE DEI LUOGHI DELLA LOTTA PARTIGIANA E DELL’ANTIFASCISMO DENOMINATI PARCHI DELLA MEMORIA STORICA DELLA RESISTENZA E INDIVIDUAZIONE DEL PARCO DELLA MEMORIA STORICA DELLA RESISTENZA DEL COLLE SAN MARCO.

Anpi Marche è stata ascoltata in audizione dalla I Commissione del Consiglio Regionale lo scorso martedì 19 maggio 2020 e in tale seduta è stato chiesto alla nostra associazione di formulare una proposta di individuazione dei parchi della memoria storica della Resistenza ad integrazione di quanto previsto dalla Pdl 333/19.

Il Coordinamento Anpi Marche ha dato la propria disponibilità e ha subito attivato tramite i Comitati provinciali le sezioni perché contribuissero all’individuazione di ulteriori proposte sia per i Parchi (oltre a quello di Colle San Marco – Ascoli già inserito nella Pdl 333) che per i Percorsi della Memoria

Quello che pubblichiamo è il frutto del lavoro svolto che come scriviamo nel documento trasmesso alla Regione “non esaurisce l’individuazione di ulteriori parchi e percorsi storici della memoria e della pace secondo quanto indicato dall’art. 3 legge 15 che auspichiamo possano essere ulteriormente valorizzati a partire dall’approvazione della presente iniziativa legislativa”, data la complessità e la diffusione dell’antifascismo e della Resistenza nel territorio marchigiano.

Un ringraziamento a tutt* coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo prezioso lavoro di raccolta di materiali e conoscenze sull’antifascismo e sulla Resistenza della nostra Regione.

Il nostro auspicio è che la sua pubblicazione possa essere di stimolo per ulteriori integrazioni che ci permettano di giungere alla composizione di un documento più organicamente strutturato.

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SULLE ELEZIONI REGIONALI

Come Coordinamento dei Comitati provinciali ANPI delle Marche abbiamo ribadito e sottolineato, anche di recente, il fondamento della nostra Costituzione nella Resistenza e nella cultura politica dell’antifascismo. 

Rileviamo che nelle Marche alle prossime elezioni regionali il “centrodestra” ha scelto di candidare un esponente di Fratelli d’Italia che, come è avvenuto il 28 ottobre 2019 ad Acquasanta, ha partecipato alla celebrazione della marcia su Roma, a conferma della contiguità tra populismo di destra e neofascisti.

Su tale vergognoso episodio l’ANPI ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno.

Sottolineiamo come, tanto più per quanto sopra, le difficoltà economiche e sociali della Regione, aggravate dalla pandemia, pretendono dalle forze politiche democratiche e antifasciste della Regione un grande impegno unitario per avanzare all’elettorato, proposte chiare, finalizzate alla rinascita del tessuto sociale ed economico di tutti i suoi territori.

In direzione inversa consideriamo le deleterie iniziative estemporanee di modifica della legge elettorale regionale tese ad inibire e svilire la necessaria partecipazione democratica di elettori ed elettrici, stigmatizziamo altresì la scarsa propensione fin qui dimostrata nel ricercare maggiori convergenze.

Ci aspettiamo, di conseguenza, scelte e proposte politico-programmatiche coerenti con il dettato costituzionale e tali da garantire il più ampio coinvolgimento democratico dell’elettorato.

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Cosa sta succedendo nella nostra Regione?

Cosa sta succedendo nella nostra Regione?
Un altro omicidio nei pressi di Spinetoli di chiaro stampo mafioso/criminale si aggiunge a quello di un congiunto di un collaboratore di giustizia, alla intimidazione del Sindaco di Pesaro, ad alcuni incendi “dolosi” e all’incremento esponenziale dell’usura a cui non possiamo certo dimenticare si affianca il consumo sempre più diffuso di droghe pesanti con tutto “l’indotto” che comporta.
E’ sempre più necessario che la comunità marchigiana sia messa nelle condizioni di comprendere il grave pericolo che sta correndo.
Non è certo tempo di nascondere “la polvere sotto il tappeto”.
E’ indispensabile che emerga una lettura dei fatti articolata e circostanziata a cui dovranno concorrere gli organi di polizia, la magistratura, le istituzioni locali, gli organi di comunicazione perché emerga e si consolidi la consapevolezza dei pericoli.
Anche attraverso l’attività dell’associazionismo è possibile dare nuovo impulso alla cultura della legalità.
E’ sempre più necessaria l’assunzione di responsabilità da parte dei singoli cittadini ma ancor più c’è bisogno di un salto di qualità da parte delle forze politiche a partire dal contrasto risoluto è generalizzato ai comportamenti illegali dei cosiddetti “colletti bianchi” ma anche e soprattutto attraverso una decisa e profonda modifica del rapporto tra politica e affari; tanto più in un momento particolarmente delicato come quello che stiamo vivendo in cui è assolutamente necessario garantire massima trasparenza nell’allocazione delle risorse per fronteggiare la grave crisi economica e sociale aggravata in ultimo
dalla pandemia.
Tenendo ben presente che un conto è garantire la trasparenza e la tracciabilità pre e post nell’allocazione delle risorse e un altro offrire ulteriori spazi di azione alla criminalità attraverso l’azzeramento dei processi e dei controlli burocratici.
Tutto ciò senza dimenticare di intervenire perché a livello nazionale si ponga con decisione all’ordine del giorno l’avvio di un processo di revisione delle leggi che non contrastano efficacemente, quando non favoriscono, l’emarginazione dei soggetti più deboli, che diventano facili prede per la criminalità organizzata del lavoro nero e/o dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli episodi accaduti concorrono alla definizione di un contesto che si va velocemente aggravando e che richiede una seria analisi dei fenomeni degenerativi in atto e conseguenti misure di contrasto.
Quanto sopra anche al fine di stimolare una maggiore consapevolezza ed un’assunzione di responsabilità da parte dell’opinione pubblica che sia sollecitata a rigettare qualsiasi approccio volto a demonizzare il ruolo e le funzioni di quanti sono chiamati a garantire un sistema economico, sociale ed istituzionale in grado di fronteggiare tali pericoli.
Nella nostra Costituzione ci sono gli strumenti e le indicazioni necessarie per l’attivazione di misure appropriate a cui tutti gli organi istituzionali e i singoli cittadini debbono fare riferimento per costruire una risposta all’altezza.
E’ in momenti come questo che si dimostra la forza e la capacità della democrazia di corrispondere all’esigenza di garantire che cittadine e cittadini possano concorrere alla sua difesa e allo sviluppo di una società in cui la criminalità e lo sfruttamento delle disuguaglianze non siano in grado di minarne le fondamenta.
Ancona li 16 giugno 2020

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25 APRILE 2020

ULTIME NOTIZIE:

“Il Governo non può escludere l’ANPI dal 25 aprile!”

Il chiarimento positivo del Sottosegretario Fraccaro sull’esclusione dell’ANPI dalle celebrazioni del 25 aprile

Facebook  Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – ANPI  Appello della Presidenza e della Segreteria Nazionale ANPI con richiesta di adesioni

“Il 25 aprile alle ore 15, l’ora in cui ogni anno parte a Milano il grande corteo nazionale, invitiamo tutti ad esporre dalle finestre, dai balconi il tricolore e intonare Bella ciao. Chiediamo alle associazioni, ai sindacati, ai partiti, ai movimenti che si riconoscono nei valori e ai principi della Resistenza, dunque della democrazia e della Costituzione, aderendo al flash mob inviando un messaggio a ufficiostampa@anpi.it ”

Leggi il testo integrale dell’appello:
https://www.anpi.it/…/il-25-aprile-il-paese-intero-canti-be…  #bellaciaoinognicasa  # 25aprilerinascere  #iorestolibero


25 aprile 2020 #iorestolibero:
evento in streaming e raccolta fondi per Croce Rossa e Caritas

“Il 25 aprile il Paese intero canti Bella Ciao, c’è bisogno di speranza e unità”

Il 25 aprile #bellaciaoinognicasa alle ore 15: l’appello della Presidenza e della Segreteria nazionali ANPI. Aderiscono, tra gli altri: ARCI, CGIL, CISL, Le Sardine, Confederazione italiana tra le Associazioni combattentistiche e partigiane, Unione degli Universitari, Rete degli studenti medi, Rete della Conoscenza, Istituto nazionale Ferruccio Parri, ANPPIA, Articolo UNO, ANED, FIAP, Articolo 21, Rete #NOBAVAGLIO,
L’Italia ha bisogno, oggi più che mai, di speranza, di unità, di radici che sappiano offrire la forza e la tenacia per poter scorgere un orizzonte di liberazione. Il 25 aprile arriva con una preziosa puntualità. Arrivano le partigiane e i partigiani, il valore altissimo della loro memoria. L’ANPI chiama il Paese intero a celebrarlo come una risorsa di rinascita. Di sana e robusta rinascita. Quest’ anno non potremo scendere in piazza ma non ci fermeremo. Il 25 aprile alle ore 15, l’ora in cui ogni anno parte a Milano il grande corteo nazionale, invitiamo tutti caldamente ad esporre dalle finestre, dai balconi il tricolore e ad intonare Bella ciao. In un momento intenso saremo insieme, con la Liberazione nel cuore. Con la sua bella e unitaria energia.

Chiediamo alle associazioni, ai sindacati, a partiti, ai movimenti che si riconoscono nei valori e principi della Resistenza, dunque della democrazia e della Costituzione, di aderire al flash mob inviando un messaggio a ufficiostampa@anpi.it

LA PRESIDENZA E LA SEGRETERIA NAZIONALI ANPI

13 aprile 2020

LE ADESIONI:

ARCI aderisce all’appello della Presidenza e della Segreteria nazionali ANPI per il 25 aprile 2020. Quest’anno, con l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e che ci costringe a stare lontani, la Festa della Liberazione rappresenta più che mai il momento per riaffermare con forza i valori della Resistenza, della Costituzione e

della democrazia. Anche se non potremo scendere in piazza il 25 aprile è l’occasione, ancora una volta, per celebrare la Festa della Liberazione guardando al futuro, per impegnarci ancora di più ad affermare i principi della nostra Costituzione, convinti che solo così il nostro Paese potrà ripartire all’insegna dell’unità e della speranza.

Per questo ARCI aderisce all’appello dell’ANPI e al flash mob #bellaciaoinognicasa: il 25 aprile alle ore 15, l’ora in cui ogni anno parte a Milano il grande corteo nazionale, invitiamo tutti caldamente ad esporre dalle finestre, dai balconi il tricolore e ad intonare Bella ciao.

La Presidente nazionale

Francesca Chiavacci

– La CGIL aderisce convintamente all’iniziativa dell’ANPI #bellaciaoinognicasa. Il prossimo 25 Aprile, così come il Primo Maggio, le piazze d’Italia resteranno necessariamente vuote. Celebreremo la Festa della Liberazione e la Festa del Lavoro in modo diverso, ma non per questo meno intenso e partecipato. Restiamo a casa perché la salute viene prima di tutto e vogliamo dare il nostro contributo affinché il Coronavirus sia sconfitto presto. Ma i nostri valori restano liberi e forti. Non temono il virus e si rafforzano nel tempo. Sono i valori dell’antifascismo, della Resistenza, della democrazia, della dignità del lavoro, della solidarietà e della libertà. Sono i valori indelebili della Costituzione. Le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate e i pensionati, insieme alla CGIL e a tutto il Sindacato confederale, sono con le partigiane ed i partigiani di ieri e di oggi per dare forza alla memoria della Liberazione, frutto della volontà e della lotta unitaria di tante e tanti. Canteremo insieme Bella Ciao, come ogni 25 Aprile, come alla fine di ogni nostra manifestazione o iniziativa, per rinnovare l’impegno a difendere e promuovere la memoria e la forza di quegli ideali che hanno unito gli italiani 75 anni fa ed ai quali oggi ci rifacciamo in un tempo così travagliato e drammatico per il nostro Paese, ma convinti che uniti ce la faremo e costruiremo un futuro migliore, fondato sul lavoro, per tutti e per tutte”.

CISL

Carissimi Amici, in questo 2020 così drammatico, per il nostro paese e per l’intera comunità mondiale, a causa del coronavirus, aderiamo con convinzione all’iniziativa dell’Anpi. C’è bisogno di amicizia, di solidarietà, di stare insieme, proprio perché questo virus, sta recidendo quei legami che sono propri delle relazioni umane. Ci fu un tempo, dove non fu un virus a fare in modo che si creassero queste distanze in Europa, ma furono uomini che imposero un regime totalitario: prima in Italia con il Fascismo, poi in Germania con il nazismo ed ancora in Spagna con il franchismo. Pensavamo che anche quei virus fossero stati debellati; immaginavamo che la democrazia, istituzioni sovranazionali accompagnate a dinamiche legate al progresso, al benessere, all’accelerazione tecnologica avessero confinato quegli eventi ai margini della storia. Ed invece la democrazia, va fatta propria, spiegata, conquistata e celebrata giorno per giorno, perche quei rigurgiti oggi sempre più sguaiatamente presenti nel nostro paese e non solo, siano cotrastati e sconfitti. La CISL, il 25 Aprile 2020, ci sarà.

LE SARDINE

“Confermiamo la nostra partecipazione di 6000 Sardine al flash mob delle ore 15.00 del 25 Aprile e l’impegno di rilanciarlo attraverso i canali social. In attesa e nella speranza di trasformare queste piazze virtuali in piazze vere di individui, donne e uomini pronti a festeggiare i valori della nostra società e della nostra storia, vi mandiamo un caloroso saluto”

Grazie

6000 Sardine”

– Claudio Betti, Presidente della Confederazione italiana tra le Associazioni combattentistiche e partigiane

– L‘Unione degli Universitari (UDU) aderisce all’appello promosso dall’ANPI per il 25 aprile, per celebrare la Liberazione intonando Bella Ciao in tutto il Paese. Quelli che attraversiamo sono momenti difficili, e Resistere oggi è anche non darsi per vinti contro un nemico invisibile come quello che

stiamo affrontando. L’Italia è un paese di sana e robusta Costituzione, quella che le hanno donato i padri costituenti dopo l’esperienza del fascismo e delle guerre. Oggi abbiamo bisogno di speranza, di unità, di memoria, di Resistenza.

La Rete degli Studenti Medi aderisce all’appello promosso dall’ANPI per il 25 aprile. Anche e soprattutto in momenti come questo, di estrema difficoltà per il nostro paese, la memoria e l’impegno nel solco dei valori della Resistenza non possono venire meno ed è anzi più che mai vitale che le forze

democratiche del paese, tra cui gli studenti e i giovani hanno indubbiamente un ruolo importante, si stringano intorno alla Costituzione e al ricordo di quella lotta partigiana che ha liberato tutte e tutti.

FIAP

La FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane aderisce convintamente all’appello ed all’iniziativa #bellaciaoinognicasa. In un momento particolare, laddove assistiamo ad una, seppur necessaria, sospensione del diritto a manifestare ed a ritrovarci nei luoghi che ci sono cari e sono cari alla memoria democratica del Paese, riteniamo che esporre il tricolore e cantare le nostre canzoni siano un modo forte e deciso per esprimere l’unità, la speranza e la solidarietà dell’Italia antifascista.

RETE DELLA CONOSCENZA

Vi invio l’adesione a nome di Rete della Conoscenza per l’appello per cantare Bella ciao dai balconi il 25 aprile. Attiveremo le nostre basi territoriali per partecipare e promuovere l’iniziativa.

Giacomo Cossu

Coordinatore Nazionale di Rete della Conoscenza

On. Nicola Fratoianni (Portavoce Sinistra ItalianaLeu)

Prof. Paolo Pezzino – Presidente Istituto nazionale Ferruccio Parri

ANPPIA – Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti

Articolo Uno aderisce all’appello dell’Anpi. Sarà un 25 aprile particolare, per la prima volta dopo 75 anni il corteo della Liberazione a Milano non avrà luogo così come le altre manifestazioni in tutte le città italiane. Ma celebrare l’anniversario della nostra libertà si può e si deve. Perché sappiamo che il Virus passa, ma i valori della resistenza non possono andare in lockdown. Perché il fascismo non ha ammainato le sue bandiere. Lo vediamo quotidianamente in un’Europa che vede il risveglio della retorica delle piccole patrie, negli episodi di violenza che quotidianamente si manifestano nelle nostre città, nell’uso di slogan che hanno rappresentato morte e guerra, nella profanazione dei simboli della nostra Repubblica e della nostra memoria collettiva. Per queste ragioni saremo nella grande piazza virtuale organizzata dall’Anpi. Oggi più che mai c’è bisogno di manifestare perché il nazionalismo e la dittatura non passino. Ora e sempre resistenza.

Arturo Scotto Coordinatore iniziativa politica Articolo UNO

ANED

ARTICOLO 21

FIVL

La Federazione Italiana Volontari della Libertà aderisce all’iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia per il prossimo 25 Aprile, convinti che viviamo giornate molto difficili, ma riscopriamo anche il valore della solidarietà e del senso civico, oggi come 75 anni fa …

Francesco Tessarolo

La Rete #NOBAVAGLIO aderisce all’appello dell’Anpi. Oggi c’è bisogno di #resistenza e di Bella Ciao ancora di più ieri: oggi che in modo consapevole abbiamo deciso di rinunciare a parte delle nostre libertà personali per il bene comune: la salute. Ma anche per questa ragione siamo tutti chiamati a vigilare ed essere presenti ancora più di prima per garantire e difendere i principi solidali e democratici fondanti della nostra Costituzione

èVIVA

Il movimento politico èVIVA aderisce con grande convinzione all’appello lanciato da ANPI, al cui fianco scendiamo in piazza ogni anno, il 25 Aprile, per celebrare la Liberazione del Paese e la lotta di Resistenza. Ci peserà non farlo anche stavolta, ma era giusto trovare un modo perché ci fosse comunque una grande mobilitazione democratica capace di farci sentire comunità, coesa, intorno a solide radici e con la capacità di immaginare insieme un futuro migliore, come seppero fare gli antifascisti. Oltre alla grave crisi sanitaria e a quella sociale ed economica che ne deriveranno, questo drammatico momento porta con sé anche il rischio di una deriva reazionaria che abbiamo il dovere di impedire. L’uscita da questa crisi non può e non deve diventare un incubo anche peggiore di quello che stiamo vivendo. L’Italia libera dalla dittatura scelse la democrazia, la Repubblica, la Costituzione. Anche a noi verrà richiesto di fare delle scelte. Facciamo in modo che siano quelle giuste, seguendo l’esempio di chi ci ha preceduti. W il 25 Aprile, W l’Italia libera e antifascista!

Il portavoce di èVIVA sen. Francesco Laforgia e tutto il Comitato Nazionale

Auser aderisce al flashmob #bellaciaoinognicasa lanciato dall’Anpi di cantare Bella Ciao dai balconi di casa, in vista del prossimo anniversario della Liberazione.
 “Alle ore 15 del prossimo 25 aprile ci saranno anche le nostre voci ad intonare la canzone simbolo della Resistenza e della Liberazione. Sarà la voce della speranza, del sentirsi uniti da comuni radici, della fiducia in un domani migliore. Il prossimo 25 aprile esporremo il tricolore fuori dalle nostre sedi e ci auguriamo che un unico grande coro abbracci l’Italia in questo momento così difficile per il Paese”, dichiara il presidente nazionale Auser Enzo Costa

#bellaciaoinognicasa

#25aprilerinascere

#iorestolibero

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ANPI Coordinamento Marche. Presa di posizione in vista delle consultazioni elettorali di maggio per il rinnovo del Consiglio regionale.

La vita politica nazionale e regionale si trova nuovamente ad affrontare scenari impegnativi.

Il Coordinamento dei Comitati provinciali ANPI delle Marche sottolinea ancora una volta che, in momenti cruciali e difficili come quelli che si stanno attraversando, la cultura politica dell’antifascismo sia e debba essere un fondamentale punto di riferimento per tutti i democratici e le democratiche: un faro indispensabile per orientarsi, riconoscendo quei soggetti politici, sociali e culturali che hanno, a base delle loro azioni, la Costituzione, le culture da cui ha avuto origine e i sacrifici di quanti l’hanno resa possibile.

E’ con la partecipazione attiva e critica che le cittadine e i cittadini oltre che con il voto realizzano il compito ed il dovere di valutare, stimolare e criticare anche quanti, pur riconoscendone l’importanza, non ne hanno fatto il centro della loro attenzione ed azione, respingendo al contempo strumentalizzazioni, distorsioni e i continui tentativi di manipolazione e stravolgimento.

I pericoli sono grandi e lo sforzo di individuare un percorso capace di mobilitare tutte le risorse necessarie va fatto in primo luogo da parte di chi ha fino ad oggi avuto l’onere e l’onore di esprimere la guida dei processi istituzionali, politici, economici e culturali.

E’ soprattutto la politica che deve essere capace di individuare ed aprire percorsi inclusivi e trasparenti, qui ed ora.

Il nostro è un appello a rendersi conto che questa Regione non può pensare di affrontare le enormi questioni che ha di fronte con la consueta strumentazione politica più attenta agli equilibri interni delle sue rappresentanze istituzionali che alla costruzione di un progetto condiviso.

Le Marche, per affrontare i gravi problemi economici che l’hanno colpita, aggravati dalle conseguenze del sisma, dalla precarizzazione del lavoro e da una preoccupante rottura della coesione sociale, hanno bisogno di ritrovare fiducia e la forza per rinnovarsi e ricominciare. 

C’è bisogno di un salto di qualità a partire dalla consapevolezza che vanno, in primo luogo, sconfitti quanti alimentano chiusure e barriere nei confronti di chi è più debole o semplicemente porta culture e saperi diversi.

La propaganda politica della destra, dei sovranisti e dei neofascisti si è dimostrata capace di penetrare in più settori del tessuto regionale fino ad esercitare una vera e propria egemonia in ambiti una volta a loro refrattari.

Per questo, in primo luogo, va ricostruita fiducia e coesione a partire da proposte capaci di chiamare i marchigiani alla costruzione di un progetto nuovo nei contenuti, nelle modalità, nelle donne e negli uomini che dovranno farlo vivere. 

E’ necessario indicare valori e gli elementi portanti di un rinnovato impegno che, richiamandosi ai principi della Costituzione e alla sua natura antifascista, recuperino la volontà e la capacità di collaborazione delle parti attive, propositive e innovative della società marchigiana con lo sguardo rivolto al futuro delle nuove generazioni.

A tutte e tutti chiediamo coraggio e determinazione per contribuire alla realizzazione di questo nuovo progetto comune.

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Bando letterario Bruna Betti

Buongiorno,come prima cosa formulo i migliori auguri per l’anno appena iniziato. Vi scrivo, per sottoporre alla vostra attenzione il bando letterario Bruna Betti  (1926-2018. Antifascista, staffetta partigiana, insegnante democratica, appassionata testimonedi un’epoca, sempre attenta alla promozione dei Diritti Costituzionali, pacifista, impegnata nel volontariato a favore di profughi e migranti) Il Bando è promosso dalla Sezione ANPI di Arcevia, Comune marchigiano in Provincia di Ancona, medaglia di bronzo al valor militare, con il Patrocinio del Comune di Arcevia.  Il concorso ha per oggetto la produzione di un racconto breve, originale, storico-documentaristico o di fiction. Il tema proposto per la I edizione – 2020 è «DONNE RESISTENTI: PROTAGONISTE, IN OGNI LUOGO E IN OGNI TEMPO». Il racconto potrà svilupparsi liberamente sul tema proposto.
A riguardo di Bruna Betti è possibile ascoltare una delle sue interviste nel sito “memorie in cammino” al seguente link  . http://www.memorieincammino.it/fonti/bruna-betti-i-fatti-di-arcevia-del-maggio-1944/#prettyPhoto mentre sul sito della Sezione Anpi di Arcevia www.anpiarcevia.it è possibile trovare tutti i dettagli del Bando che trovate anche nei file allegati alla presente mail

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SEGNALAZIONE DI INTOLLERABILI ATTI DI APOLOGIA DI FASCISMO

FIRMA LA PETIZIONE

L’ANPI nazionale sulla cena fascista in un ristorante dell’ascolano: “Ci rivolgeremo alle autorità competenti”

31 Ottobre 2019

Comunicato della Segreteria nazionale ANPI

La Segreteria Nazionale ANPI, in relazione alla cena celebrativa della marcia su Roma, avvenuta il 28 ottobre nel Ristorante “Hotel Terme” sito in località Acquasanta Terme (AP) nei pressi del luogo in cui è stata compiuta una delle più efferate stragi nazifasciste delle Marche, l’eccidio di Pozza-Umito, manifesta una grande indignazione per il reiterarsi di manifestazioni apologetiche del fascismo.

Il fatto è gravissimo, non soltanto come episodio celebrativo, ma per la circostanza che al suddetto evento hanno partecipato anche autorità locali.

Si deve ricordare che la Costituzione della Repubblica Italiana è fondata sui valori della Resistenza al nazifascismo e che oggi consente anche a soggetti che hanno nostalgia dei valori dittatoriali del regime mussoliniano di poter godere della libertà della quale però fanno un uso evidentemente illegittimo e illegale.

L’affermazione sulla titolarità a esprimere le proprie opinioni si scontra con le norme che sono poste a fondamento del divieto della ricostituzione del disciolto partito fascista e dell’apologia del fascismo.

Una cosa è esprimere il proprio pensiero, un’altra è violare la legge celebrando pubblicamente con simboli, atteggiamenti e comportamenti un ventennio di dittatura che tanti mali e lutti ha portato all’Italia.

L’ANPI Nazionale stigmatizza in maniera netta l’episodio avvenuto in una zona dove la Resistenza al nazifascismo è stata particolarmente forte al punto che il Comune di Ascoli Piceno è stato insignito della medaglia d’oro alla Resistenza.

L’ANPI nazionale, inoltre, assumerà tutte le iniziative finalizzate alla difesa dei valori della Resistenza, anche rappresentando alle Autorità competenti i fatti accaduti.

Roma, 31 ottobre 2019

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Carla Nespolo: “Basta tentennamenti, vengano sciolti i partiti e le organizzazioni neofasciste”

11 Settembre 2019

Dichiarazione della Presidente nazionale ANPI per il quotidiano la Repubblica

La Presidente dell’ANPI, Carla Nespolo: “Lo ribadisco: si sciolgano le organizzazioni fasciste. La provocazione dei saluti romani sotto il Parlamento è l’ennesima prova che siamo di fronte ad un fenomeno che va fermato. Bene ha fatto Fb ad oscurare le pagine di CasaPound e Forza nuova. Ora mi appello al Governo e alla magistratura: basta tentennamenti, stop ai partiti e ai gruppi fascisti. Applichiamo fino in fondo la Costituzione”

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“Quando si tradisce la Costituzione, è il momento della resistenza”

6 Agosto 2019

Dichiarazione della Presidente nazionale ANPI, Carla Nespolo, sull’approvazione della “legge sicurezza bis”Il voto di ieri al Senato non è stato altro che un patto di potere stipulato sulla pelle dei più deboli e contro i fondamentali diritti democratici, come quello di manifestare e protestare. Un voto che allontana l’Italia dal consesso delle nazioni civili.
Sono rimaste inascoltate le voci di tanti cittadini, di associazioni ed istituzioni. Ma esse esistono. Ci siamo fatti sentire prima e ci faremo sentire anche ora. Invitiamo tutti a dar vita ad ogni forma possibile, pacifica ma ferma di protesta. Quando si tradisce la Costituzione, è il momento della resistenza.Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI6 agosto 2019

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NO A CHI VUOL DIVIDERE POPOLI E PAESI: IL 30 MARZO A SEŽANA (SLOVENIA) INIZIATIVA SIMBOLICA DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI PARTIGIANE DI ITALIA, SLOVENIA, CROAZIA PER UN’EUROPA UNITA, ANTIFASCISTA E ANTIRAZZISTA

No a chi vuol dividere italiani, sloveni e croati; i confini siano un ponte di unità e non una barriera: con questo spirito si svolgerà sabato 30 marzo in Slovenia una particolare iniziativa promossa dalle associazioni partigiane nazionali dell’Italia, della Croazia, della Slovenia e dalla associazione partigiana di lingua slovena della Carinzia (Austria). Il titolo è “Fratelli senza confini – Italiani, sloveni e croati uniti contro nazionalismi, neofascismi e razzismi”. Contro chi ancora oggi vuole dividere popoli e Paesi, le associazioni partigiane rilanciano l’unità e la loro scelta europeista, ricordando la comune lotta resistenziale che ha determinato la sconfitta del nazifascismo. L’iniziativa, fortemente simbolica, si svolgerà a Sežana (Slovenia) alle ore 11: i presidenti nazionali parleranno nella sala consiliare in via Partizanska cesta 4; vi sarà la deposizione di una corona di fiori davanti al monumento alle vittime del fascismo e la simbolica piantumazione di un albero in terra slovena, con le radici in terra italiana e croata. Parleranno Tit Turnšek, presidente ZZ NOB (Slovenia), Franjo Habulin, presidente SABA (Croazia), Carla Nespolo, Presidente nazionale ANPI.

A.N.P.I.       
segreterianazionale@anpi.it


“Vogliamo che dalle prossime elezioni esca sconfitta l’Europa dei muri, delle barriere, dell’odio e delle discriminazioni”

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UN BANCHETTO IN PIAZZA A FANO

Carissim*

Vi ricordo l’appuntamento provinciale di sabato 09 febbraio in piazza XX settembre a Fano dalle ore 15,30 alle 18,00.  Il banchetto, come deciso nell’ ultimo direttivo, è stato organizzato per ribadire l’impegno dell’ ANPI antifascista alla commemorazione storica ed esatta di un evento come le “foibe”.  In questo giorno del ricordo, strumentalizzato, oggi come non mai dalle destre sdoganate  dall’ attuale governo, è nostro dovere scendere in piazza  pacificamente per ricordare con coerenza e fermezza la Resistenza del nostro paese. Vi ricordo che è stata scelta la piazza di Fano, in quanto Casa Pound e Forza Nuova hanno indetto nella città la loro maggiore manifestazione provinciale per la Giornata del Ricordo.

Vi invitiamo a partecipare

ANPI PROVINCIALE  Pesaro e Urbino

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75 ANNI DOPO GINO TOMMASI IL COMANDANTE ANNIBALE. MEMORIA E ATTUALITA’

Carissime e carissimi,

Venerdì 8 febbraio alle ore 15,30 presso il Ridotto del Teatro delle Muse: “75 anni dopo Gino Tommasi. Il Comandante Annibale: memoria e attualità”.

L’ing. Gino Tommasi, antifascista e comunista, fu tra i primi protagonisti della Resistenza marchigiana. Promotore, tra gli altri, della Concentrazione antifascista prima e poi del CLN, fu nominato Comandante della V^ Brigata Garibaldi delle Marche con il nome di battaglia “Annibale”. Fu arrestato il 9 febbraio 1944 e dopo il passaggio in diversi carceri, dove subì maltrattamenti e torture, fu internato nel campo di concentramento di Fossoli e poi trasferito in Germania. Mauthausen, Wiener Neustadt, Steyr, Gusen III, dove arrivò stremato, costretto alla terribile “marcia della morte”. Morì nel campo di Gusen III il 5 maggio 1945, tre ore prima della liberazione del campo. Medaglia d’oro al Valore militare alla Memoria. Nel 2018, in via Isonzo ad Ancona, luogo della sua abitazione e del suo arresto, è stata posta una Pietra d’Inciampo in Sua Memoria La sezione ANPI di Ancona porta il Suo Nome e nel 75° della Liberazione avvenuta grazie al Suo sacrificio e di quanti hanno combattuto per riconquistare la libertà e la democrazia del Paese ha scelto di dedicargli questa giornata di riflessione, in memoria e monito.

Colgo l’occasione per preannunciare per domenica 3 marzo, dalle ore 9 alle ore 13, presso la nostra sede di via Palestro 6, la nostra conferenza di organizzazione, in cui eleggeremo delegati/e e invitati/e per la conferenza di organizzazione provinciale che si terrà domenica 31 marzo p.v.

Certa della vostra attenzione e partecipazione auguro i migliori saluti.

             La presidente ANPI Ancona

              Sezione “Gino Tommasi”

                   Tamara Ferretti

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La lettera del sindaco Mimmo Lucano, letta in piazza a Riace.

“Abbiate il coraggio di restare soli”
La lettera del sindaco, letta FC ieri in piazza a Riace.

È inutile dirvi che avrei voluto essere presente in mezzo a voi non solo per i saluti formali ma per qualcosa di più, per parlare senza necessità e obblighi di dover scrivere, per avvertire quella sensazione di spontaneità, per sentire l’emozione che le parole producono dall’anima, infine per ringraziarvi uno a uno, a tutti, per un abbraccio collettivo forte, con tutto l’affetto di cui gli esseri umani sono capaci.
A voi tutti che siete un popolo in viaggio verso un sogno di umanità, verso un immaginario luogo di giustizia, mettendo da parte ognuno i propri impegni quotidiani e sfidare anche l’inclemenza del tempo. Vi dico grazie.
Il cielo attraversato da tante nuvole scure, gli stessi colori, la stessa onda nera che attraversa i cieli d’Europa, che non fanno più intravedere gli orizzonti indescrivibili di vette e di abissi, di terre, di dolori e di croci, di crudeltà di nuove barbarie fasciste.
Qui, in quell’orizzonte, i popoli ci sono. E con le loro sofferenze, lotte e conquiste. Tra le piccole grandi cose del quotidiano, i fatti si intersecano con gli avvenimenti politici, i cruciali problemi di sempre alle rinnovate minacce di espulsione, agli attentati, alla morte e alla repressione.
Oggi, in questo luogo di frontiera, in questo piccolo paese del Sud italiano, terra di sofferenza, speranza e resistenza, vivremo un giorno che sarà destinato a passare alla storia.
La storia siamo noi. Con le nostre scelte, le nostre convinzioni, i nostri errori, i nostri ideali, le nostre speranze di giustizia che nessuno potrà mai sopprimere.
Verrà un giorno in cui ci sarà più rispetto dei diritti umani, più pace che guerre, più uguaglianza, più libertà che barbarie. Dove non ci saranno più persone che viaggiano in business class ed altre ammassate come merci umane provenienti da porti coloniali con le mani aggrappate alle onde nei mari dell’odio.
Sulla mia situazione personale e sulle mie vicende giudiziarie non ho tanto da aggiungere rispetto a ciò che è stato ampiamente raccontato. Non ho rancori né rivendicazioni contro nessuno.
Vorrei però a dire a tutto il mondo che non ho niente di cui vergognarmi, niente da nascondere. Rifarei sempre le stesse cose, che hanno dato un senso alla mia vita. Non dimenticherò questo travolgente fiume di solidarietà.
Vi porterò per tanto tempo nel cuore. Non dobbiamo tirarci indietro, se siamo uniti e restiamo umani, potremo accarezzare il sogno dell’utopia sociale.
Vi auguro di avere il coraggio di restare soli e l’ardimento di restare insieme, sotto gli stessi ideali.
Di poter essere disubbidienti ogni qual volta si ricevono ordini che umiliano la nostra coscienza.
Di meritare che ci chiamino ribelli, come quelli che si rifiutano di dimenticare nei tempi delle amnesie obbligatorie.
Di essere così ostinati da continuare a credere, anche contro ogni evidenza, che vale la pena di essere uomini e donne.
Di continuare a camminare nonostante le cadute, i tradimenti e le sconfitte, perché la storia continua, anche dopo di noi, e quando lei dice addio, sta dicendo un arrivederci.
Ci dobbiamo augurare di mantenere viva la certezza che è possibile essere contemporanei di tutti coloro che vivono animati dalla volontà di giustizia e di bellezza, ovunque siamo e ovunque viviamo, perché le cartine dell’anima e del tempo non hanno frontiere.

Mimmo Lucano.
(Per favore fatela circolare dovunque e comunque.)

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LIBERAZIONE DI PREDAPPIO

Il 28 ottobre a Predappio: “Cantiamogliele!”

23 Ottobre 2018

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Per un percorso unitario contro il razzismo e la cultura della violenza

Documento congiunto di ANPI, Arci, Articolo 21, Aoi, Beati i Costruttori di pace, Cgil, Cipsi, Legambiente, Libera, Rete della Pace, Tavola della Pace

Appena possibile pubblicheremo le informazioni logistiche intanto segnalate la vostra adesione e  prenotate il pulman per la Marcia della Pace del 7 Ottobre presso i rispettivi comitati provinciali dell’Anpi

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AL PRESIDENTE REGIONE MARCHE

Di seguito il comunicato inviato al Presidente della Regione Marche e agli organi di informazione in merito al patrocinio concesso ad una iniziativa dal titolo assolutamente autoesplicativo “Dio padre famiglia” che di per se stesso avrebbe dovuto consigliare almeno una verifica sui contenuti della stessa …..

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE

Siamo semplicemente esterrefatti.

Ci chiediamo come sia possibile che in Regione Marche nessuno si sia accorto dei contenuti dell’iniziativa a cui si stava dando il patrocinio.

Dio, padre e famiglia !?

Vogliamo sperare che il Presidente della Regione Marche abbia il buon senso di ritirare il patrocinio.

E’ il minimo che ci aspettiamo.

Distinti saluti

ANPI MARCHE

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MAI PIU’ FASCISMI MAI PIU’ RAZZISMI

 

“Il 24 febbraio diamo voce all’Italia del volontariato, dell’associazionismo, della convivenza, della solidarietà, delle lotte democratiche”

14 Febbraio 2018

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ATTO DI TERRORISMO RAZZISTICO

Successivamente alla loro diffusione sui social abbiamo appreso che sono stati colpiti anche alcuni luoghi simbolo della vita politica e culturale della città tra cui la sede cittadina del PD. A tutti loro la nostra solidarietà e vicinanza. Non solo un’azione terroristica e razzista ma anche volta a colpire la presenza e la pratica antifascista.

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Appello nazionale di Associazioni, Sindacati, Partiti, Movimenti democratici

“MAI PIÙ FASCISMI”

3 Gennaio 2018

LEGGI L’APPELLO FIRMALO E DIFFONDILO

SCARICA IL MODULO PER LA RACCOLTA DELLE FIRME

Presentazione dell’appello unitario «Mai più fascismi»

Ecco la pagina facebook creata dai promotori dell’appello “Mai più fascismi”. Pubblicheremo tutte le iniziative…

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Il 5×1000 all’ANPI

RICORDA Il 5×1000 all’ANPI
FIRMA NELL’APPOSITO RIQUADRO DEI MODELLI CUD, 730-1 E UNICO E SCRIVI IL NUMERO DI CODICE FISCALE DELL’ANPI 00776550584 

http://www.anpi.it/media/uploads/files/2017/04/5x1000_2017.pdf

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